MANUEL RIGHELE


L’AUTORE

Manuel Righele (Malo,1974) è stato finalista al Premio Calvino e segnalato al Premio Lovecraft. Ha ricevuto menzioni di merito al Premio Calvino, al Premio Alice e al Premio Parole Attorno al Fuoco. Ha una laurea magistrale in Teorie della Comunicazione, conseguita all’Università di Padova, dove ha svolto per un periodo l’incarico di docente per il Master in Studi Interculturali. È membro del GIAT (Gruppo Interdisciplinare di Analisi Testuale) afferente al FISPPA, il Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata. Le tematiche di cui scrive, spesso con umorismo caustico e paradossale, sono la disparità sociale, le credenze e le rappresentazioni sociali, l’influenza sociale, la propaganda e la retorica pubblica. Un maledetto lavoro è il suo primo libro umoristico, ispirato a Terry Pratchett.

IL COACH

Accanto a interventi formativi e di Coaching rivolti a team e a manager in azienda, affianca imprenditori, liberi professionisti e persone che vogliano migliorare le proprie performance e affrontare il cambiamento. Progetta percorsi individuali di Personal Coaching partendo dalla natura del coachee e dalla situazione presente. I conflitti interiori che sfociano in un malessere non definibile (mancanza di autostima, incapacità di prendere decisioni, disillusione) sono spesso all’origine di situazioni che paiono irrisolvibili, che bloccano la persona e la fanno scivolare in uno scenario dove si sente prigioniera, incapace di reagire, incapace di fare delle scelte, dove ansia, paura e senso di fallimento acuiscono una condizione d’immobilità, che scava nel vissuto e paralizza la vita. Il Coaching attinge a un insieme di saperi che costituiscono una pratica (perché è di pratica che si tratta) orientati a definire obiettivi chiari, realizzabili e rilevanti.

L’ULTIMO LIBRO

Un maledetto lavoro

Autore: (nato il 16 Agosto 1974) Fantasy Umoristico Leggi l’anteprima gratuita (clicca sulla copertina in Amazon, se navighi da telefono, passa prima alla versione Kindle).

Nato da un racconto segnalato al Premio Lovecraft, Un Maledetto Lavoro è il primo romanzo della saga di Quelpa. Un fantasy, un thriller, un libro non convenzionale, che, in un esilarante intreccio di imprevisti e colpi di scena, vi terrà incollati dalla prima all’ultima pagina. Ricevi una copia autografata del libro

Libri fantasy per adulti: Un maledetto lavoro, fantasy umoristico per ragazzi e adulti

La biblioteca dell’autore e i suoi consigli di lettura

Proposte di lettura e recensioni su libri imperdibili, o quantomeno unici e singolari per le loro qualità. La scelta è naturalmente personale. Libri da leggere, consigli di lettura, libri divertenti e scrittori umoristici

Non avere fretta.
Non riposare.
(Johann Wolfgang von Goethe)

Exergo di Una vita a scrivere di Annie Dillard.

La cura di sé (da Michel Foucault al Coaching)

Il Coaching

Raramente le citazioni che tanto piacciono a chi sta cercando un coach e che hanno un effetto tanto eclatante quanto effimero vengono prese dalla letteratura perciò lo farò io, perché la letteratura è il profondo e comune animo dell’umanità. A tre di esse affido l’introduzione e, in parte, anche l’esplicitazione di ciò che è la mia professione che può così essere a sua volta compresa. >Scopri di più

La Comunicazione

La Comunicazione e la narrazione costruiscono il senso delle esperienze e quelle esperienze diventano la realtà così come noi la percepiamo. Su questo ha approfonditamente dissertato Bateson ed esiste persino un teorema, il teorema di Thomas. Il nodo linguistico è stato anche per Lacan l’abbrivo per la sua reinterpretazione dell’inconscio come linguaggio. >Scopri di più

La Formazione

La formazione è un territorio sconfinato in cui il primo passo è un paradosso. Quando sentiamo di dover formarci, di fronte alla vastità dello scibile, ci chiediamo: “in quale ambito e con chi?”. Per dare una saggia risposta dovremmo possedere quel sapere che la formazione che cerchiamo ci dovrebbe dare, ma, come scrisse Albert Einstein: “We can not solve our problems with the same thinking we used when we created them.” >Scopri di più